Uniti contro l'AIDS

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Uniti contro l'AIDS
Le strategie di prevenzione sono un insieme di azioni e interventi messi in campo per proteggere la salute delle persone, ridurre il rischio di ammalarsi e favorire una diagnosi e un trattamento tempestivo delle malattie.
Condoms Uniti contro l'AIDSIn Italia, il Ministero della Salute stabilisce periodicamente le priorità attraverso il Piano Nazionale della Prevenzione (PNP), che definisce le aree su cui intervenire e le attività da realizzare sul territorio. L’attuale Piano, valido per il periodo 2020‑2025, è stato prorogato fino al 31 dicembre 2026 per garantire continuità nelle azioni già avviate, in attesa del nuovo programma 2026‑2031 attualmente in preparazione.
Tra gli obiettivi principali del PNP c’è la prevenzione delle malattie infettive, che resta una priorità di sanità pubblica.
Le azioni previste comprendono:
  • rafforzare i sistemi di sorveglianza per monitorare costantemente le malattie infettive e individuare i rischi in anticipo;
  • migliorare la collaborazione tra i diversi settori (umano, veterinario e ambientale), fondamentale anche per affrontare fenomeni come l’antimicrobico-resistenza;
  • organizzarsi meglio per gestire eventuali emergenze sanitarie con piani e protocolli chiari;
  • potenziare il monitoraggio delle vaccinazioni attraverso registri digitali aggiornati;
  • assicurare che gli interventi di prevenzione efficaci siano offerti in maniera omogenea a tutta la popolazione;
  • investire nella formazione degli operatori sanitari e nella comunicazione, con messaggi chiari e accessibili per tutti.
Queste strategie sono essenziali anche per limitare la diffusione delle Infezioni Sessualmente Trasmesse (IST), compreso l’HIV, che colpiscono in modo particolare i gruppi più vulnerabili come giovani, donne e migranti. È fondamentale utilizzare canali di comunicazione capaci di raggiungere davvero queste fasce di popolazione e di promuovere comportamenti più sicuri.

Therapy as prevention (TasP)

Al giorno di oggi, in virtù dei notevoli progressi nella ricerca scientifica sull'HIV/AIDS, sono disponibili numerosi farmaci che, con differente meccanismo di azione, sono in grado di controllare la replicazione dell'HIV prevenendo nelle persone che vivono con l'infezione la comparsa di AIDS e consentendo una soddisfacente qualità di vita.
L'assunzione regolare e continuativa di questi farmaci (aderenza alla terapia) determina un rilevante abbattimento dei livelli di virus nel sangue (viremia) che, nella maggior parte dei casi, risultano al di sotto del limite della misurabilità (soppressione virologica).
In questa condizione, si riduce notevolmente il rischio di trasmettere l'infezione al/alla partner sessuale e diversi studi scientifici, tra i quali gli studi multicentrici Partner, hanno dimostrato che, nelle coppie eterosessuali ed omosessuali HIV-discordanti (solo uno dei due con l'infezione), la probabilità di contagio risulta estremamente bassa nel caso di regolare assunzione della terapia fino ad azzerarsi qualora, la viremia risulti costantemente soppressa.

In virtù di questa evidenza, a livello globale è stato definito il concetto Undetectable = Untransmittable (U=U).
Sulla base delle evidenze scientifiche, la Conferenza di Consenso Italiana su UequalsU, svoltasi nel 2019 in presenza di esperti, di rappresentanti delle istituzioni sanitarie e delle associazioni non-profit, ha elaborato un documento nel quale si specifica che il rischio di trasmettere l’infezione si riduce notevolmente nel caso di terapia e si azzera nel caso di soppressione stabile e duratura della viremia. 
E’ ovviamente indispensabile, in tale contesto, che la terapia antiretrovirale venga cominciata il più precocemente possibile e assunta regolarmente sulla base della prescrizione del medico specialista.
Risulta altrettanto necessario un regolare monitoraggio della viremia plasmatica al fine di valutare l’efficacia nel tempo della terapia nella soppressione della replicazione virale.
Va inoltre ricordato che la Tasp non consente la prevenzione di eventuali altre infezioni a trasmissione sessuale, suggerendo il mantenimento di un adeguato livello di consapevolezza dei rischi infettivi.
L’accesso alla terapia antiretrovirale e l’adeguata aderenza nel tempo rappresentano comunque, per le persone che vivono con l'HIV, un importante strumento per prevenire la trasmissione dell’infezione.
Dunque, la TasP costituisce una delle principali misure grazie alle quali l'Organizzazione Mondiale della Sanità si propone di limitare la diffusione dell'infezione da HIV a livello globale, particolarmente nei Paesi nei quali si punti a incrementare l’accesso alla terapia.
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