Uniti contro l'AIDS

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Ultimo aggiornamento

  • 25 luglio 2023

Nuove linee guida dell'OMS sulla soppressione virale dell'HIV e aggiornamenti IAS 2023

L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha presentato nuove linee guida scientifiche e normative sull'HIV durante il 12° Congresso Internazionale della Società Internazionale sull'AIDS (IAS 2023).
Uno dei principali obiettivi delle nuove linee guida riguarda la soppressione virale dell'HIV e il suo significativo impatto sulla salute individuale e sulla trasmissione dell'HIV.
Le linee guida evidenziano che raggiungere livelli indetectable del virus attraverso un uso costante della terapia antiretrovirale non solo migliora la salute delle persone che vivono con l'HIV, ma previene anche la trasmissione del virus ai partner sessuali (U=U).
La terapia antiretrovirale è stata fondamentale nel trasformare la vita delle persone che vivono con HIV.
Oggi, chi riceve una diagnosi precoce e aderisce alle terapie può avere la stessa aspettativa di vita e salute dei propri coetanei HIV-negativi.
Tedros Adhanom Ghebreyesus, Direttore Generale dell'OMS, ha dichiarato: "Le nuove linee guida che pubblichiamo oggi aiuteranno i paesi a utilizzare strumenti potenti che hanno il potenziale per trasformare la vita di milioni di persone che vivono con l'HIV o sono a rischio di contrarre l'infezione."

È possibile approfondire al link: www.who.int/news

Alla fine del 2022, circa il 76% delle 39 milioni di persone che vivono con l'HIV riceveva la terapia antiretrovirale, e circa il 71% di esse aveva il virus soppresso dalle terapie.
Ciò significa che la salute di queste persone è protetta e, inoltre, non rappresentano un rischio di trasmettere il virus.
Tuttavia, è importante sottolineare che la soppressione della carica virale nei bambini con HIV è solo del 46%, evidenziando la necessità di interventi e attenzione urgenti.

Oltre alle linee guida sulla soppressione virale, l'OMS ha anche presentato in occasione della conferenza IAS 2023 importanti aggiornamenti riguardanti le co-infezioni tra HIV e Mpox.
Un'analisi dei dati di sorveglianza globale ha mostrato che più della metà dei casi di Mpox era associata a persone sieropositive all'HIV, con un quarto di esse che presentava una malattia in stato avanzato associata all’HIV o immunosoppressione, aumentando il rischio di ospedalizzazione e morte.
L'OMS raccomanda l'integrazione dei programmi di prevenzione e controllo di Mpox con quelli per l'HIV.
Inoltre, l'analisi ha rivelato un persistente alto rischio di mortalità tra le persone con HIV ricoverate per Covid-19, soprattutto durante l'ondata della variante Omicron.
Questo sottolinea l'importanza di garantire l'accesso ai test, alle terapie per l'HIV e ai vaccini preventivi per Mpox e Covid-19.
Inoltre, l'OMS ha invitato i paesi a promuovere l'uso dell'autotest HIV, compresa la divulgazione attraverso i social network, per aumentare la copertura dei test e migliorare l'adozione dei servizi di prevenzione e trattamento dell'HIV, soprattutto nelle regioni mondiali con maggiori lacune nella copertura dei test.
Nonostante la pandemia da COVID-19 abbia rappresentato una rilevante sfida per l’avanzamento verso la fine dell'epidemia globale di AIDS, molti paesi stanno comunque facendo progressi nella risposta all’AIDS.
Diversi paesi, tra cui Australia, Botswana, Eswatini, Ruanda, Repubblica Unita di Tanzania e Zimbabwe, stanno perseguendo la strada per porre fine all'AIDS. Inoltre, altri 16 paesi stanno avvicinandosi agli obiettivi globali 95-95-95, che mirano a garantire che il 95% delle persone con HIV conosca il proprio stato sierologico, il 95% di quelle diagnosticate riceva la terapia antiretrovirale e il 95% di coloro in trattamento raggiunga la soppressione della carica virale.

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  • 25 luglio 2023

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