Uniti contro l'AIDS

Uniti contro l'AIDS
Uniti contro l'AIDS
Uniti contro l'AIDS

Novità dal CROI 2023

Si è svolta dal 19 al 22 febbraio a Seattle (USA) la Conferenza Annuale sui Retrovirus ed Infezioni Opportunistiche, tradizionale ed importante occasione per l’aggiornamento ed il confronto scientifico sull’HIV/AIDS a livello globale.
 
Si è svolta dal 19 al 22 febbraio a Seattle (USA) la Conferenza Annuale sui Retrovirus ed Infezioni Opportunistiche, tradizionale ed importante occasione per l’aggiornamento ed il confronto scientifico sull’HIV/AIDS a livello globale. In tale occasione, usufruibile anche nella modalità a distanza, sono stati presentati importanti contributi scientifici nel campo della prevenzione, terapia e aspetti sociali dell’infezione da HIV e delle patologie associate.  Tra le numerose novità presentate alla Conferenza si possono sottolineare:

-  È stata documentata e riproposta la storia clinica della persona di nazionalità tedesca in cura per l’HIV che, sottoposto nel 2013 a trapianto di midollo per una forma acuta di leucemia mieloide, aveva ricevuto un trapianto di midollo da un donatore con una mutazione della molecola CCR5 in grado di conferire resistenza al virus. Dopo 5 anni di interruzione del trattamento antivirale, a 10 anni dal trapianto, non risulta più alcuna evidenza dell’HIV nelle cellule dell’organismo, salvo la persistenza di una residua risposta immunitaria di lieve entità. Sulla base di queste evidenze i medici sono in grado di affermare che la persona è di fatto guarita dall’infezione, pur mettendo in risalto la particolare tipologia del trattamento ricevuto, ovviamente non replicabile su ampia scala.

-  Sono stati documentati i risultati non soddisfacenti del trial vaccinale Mosaico, che ha sperimentato, su un gruppo di 3900 persone in Europa ed America, un vaccino basato su un vettore virale innocuo includente sequenze geniche di antigeni di HIV di differenti sottotipi. Nonostante tale vaccino abbia determinato lo sviluppo di una evidente risposta immunitaria con la produzione di anticorpi e linfociti specifici, l’incidenza di HIV nelle persone vaccinate è risultata comparabile a quella delle persone non vaccinate, indicandone una non adeguata efficacia protettiva. Nonostante la delusione per il risultato, i ricercatori stanno ulteriormente analizzando i dati della sperimentazione allo scopo di individuare i possibili determinanti della risposta immunitaria potenzialmente associati alla protezione contro il virus con specifica focalizzazione sulla capacità di indurre anticorpi con la capacità di neutralizzare l’HIV.  

- Numerosi studi hanno confermato l’efficacia terapeutica delle combinazioni, a due o tre farmaci, che includono gli inibitori della integrasi virale (Dolutegravir, Bictegravir, Elvitegravir o Raltegravir). In particolare, la presenza di uno di questi farmaci nella combinazione terapeutica risulta determinare una minore predisposizione a patologie cardiovascolari rispetto alle combinazioni non includenti un farmaco inibitore della integrasi. Questa tipologia di farmaci risulta inoltre ripristinare una efficace soppressione virale laddove vengano introdotti in seguito a fallimenti terapeutici di combinazioni includenti solo inibitori delle proteasi e della trascrittasi virale.

- Vi sono sempre maggiori evidenze sulla efficacia e sostenibilità dei regimi terapeutici basati sull’assunzione dei farmaci cabotegravir e rilpivirina a lento rilascio per via iniettiva ogni 30 o 60 giorni. Diversi studi hanno documentato una efficace soppressione virale nel tempo in assenza di una maggiore incidenza di effetti collaterali tali da richiederne la sospensione.

- L’anello vaginale contenente il farmaco Dapivirina risulta efficace (oltre il 70%) nella Profilassi pre-esposizione (PrEP) in assenza di rilevanti conseguenze nel caso di gravidanza ed allattamento al seno.

- Diversi studi hanno documentato l’efficacia della profilassi post-esposizione (PEP) contro le infezioni batteriche (Clamidia, Gonorrea e Sifilide) basata sull’assunzione dell’antibiotico Doxiciclina entro 72 ore da un rapporto sessuale non protetto. L’efficacia risulta rilevante nei confronti della Clamidia e della Sifilide (oltre l’85% di riduzione dell’incidenza) e moderata per la Gonorrea (intorno al 50% di riduzione). L’utilizzo di questa tipologia di prevenzione post-esposizione potrebbe consentire, nei prossimi anni, una riduzione significativa delle infezioni batteriche sessualmente trasmesse particolarmente nei Paesi a maggiore prevalenza e laddove l’impiego del condom viene limitato per motivazioni socio-culturali.

- Uno studio condotto da un gruppo francese ha inoltre riportato l’efficacia preventiva contro la gonorrea da parte della vaccinazione preventiva contro il batterio. Nelle persone che hanno assunto due dosi del vaccino, l’incidenza della gonorrea è risultata dimezzata (9,8% contro il 19,7%). La prevenzione vaccinale, qualora praticata su larga scala, potrebbe contribuire in maniera significativa alla riduzione dei casi di gonorrea e delle rilevanti complicazioni a carico degli organi riproduttivi, particolarmente in considerazione del sempre più crescente fenomeno della antibiotico-resistenza nei confronti di questo batterio patogeno.

Glossario

Telefono Verde AIDS e IST

800 861 061

Servizio nazionale di counselling telefonico sull'infezione da HIV, sull'AIDS e sulle Infezioni Sessualmente Trasmesse

counselling telefonico AIDS, HIV e IST
Non esiste prevenzione senza informazione


Per qualsiasi dubbio rivolgiti al Telefono Verde AIDS e IST, dal lunedì al venerdì, dalle ore 13.00 alle 18.00

Gli esperti rispondono anche in inglese 

Un consulente in materia legale risponde il lunedì e il giovedì, dalle ore 14.00 alle 18.00
 

There is no prevention without information
If you have any doubt, call the AIDS and STDs Helpline
The Service is free and anonymous, active from Monday to Friday from 1 p.m. to 6 p.m.

A legal expert will be available on Mondays and Thursdays from 2 p.m. to 6 p.m.

 

Chiama ora 800861061