Uniti contro l'AIDS

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Il rischio infettivo nella violenza di genere

La violenza di genere costituisce ancora oggi una problematica sociale rilevante, spesso nascosta e confinata in ambito familiare in quanto le vittime sono spesso riluttanti, per paura o vergogna, alla comunicazione o denuncia dell’accaduto.
Nell’ambito della violenza di genere, la violenza sessuale presenta particolari implicazioni a livello psicologico e sanitario e può portare a gravi patologie con conseguenze temporanee o permanenti.

In particolare alcune infezioni batteriche o virali, denominate infezioni sessualmente trasmissibili (IST), possono essere contagiate nel caso la vittima di violenza sia stata coinvolta in rapporti sessuali di tipo vaginale, anale od orogenitale.
Dal punto di vista epidemiologico, le IST principalmente riportate nei casi di violenza sessuale sono rappresentate da sifilide, gonorrea, epatite B e clamidia anche se l’infezione da papillomavirus, responsabile della possibile comparsa di condilomi e tumori maligni, viene sottostimata in quanto le conseguenze avvengono generalmente a lunga distanza di tempo (settimane, mesi o anni).
Meno frequente risulta, invece, il riscontro di contagio da HIV, infezione che si associa generalmente ad una bassa probabilità di trasmissione.

Per tale ragione, nel caso di violenza sessuale, esistono presso i Pronto Soccorso/Dipartimenti di Emergenza, i protocolli diagnostico-terapeutici volti a diagnosticare precocemente, prevenire o trattare tempestivamente eventuali IST conseguenti alla violenza.
In particolare, dopo l’accoglienza e la visita medica specialistica, vengono effettuati, previo adeguato consenso informato, i test per le principali IST batteriche (sifilide, gonorrea, clamidia) e virali (epatiti B e C, HIV, HPV) viene, inoltre, proposta una terapia preventiva antibiotica e antiretrovirale, congiuntamente alle vaccinazione per l’epatite B laddove non effettuata precedentemente.  

In considerazione del possibile trauma e del particolare stato emotivo della persona vittima di violenza sessuale, queste delicate procedure devono essere effettuate con la necessaria discrezione, sensibilità e con il supporto di personale sanitario adeguatamente formato.
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