Uniti contro l'AIDS

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Le IST nel 2020: l’impatto del Covid e l’associazione con HIV

In occasione di ICAR 2022 chiediamo alla dr.ssa Barbara Suligoi, direttrice del COA (Iss) un commento sulle infezioni a trasmissione sessuale (IST) in Italia:

L’impatto dell’emergenza Covid si è fatta sentire anche sulle infezioni sessualmente trasmesse (IST). I dati dei sistemi di sorveglianza sentinella delle IST coordinati dal Centro Operativo AIDS dell’Istituto Superiore di Sanità indicano che, a fronte di un andamento in continuo aumento del numero di casi di IST osservato da oltre 10 anni, nel 2020 si è verificato un calo di casi rilevante, di circa un quarto rispetto all’anno precedente.
Anche i test effettuati per una IST si sono ridotti di circa un terzo rispetto all’anno pre-Covid.
Una conseguenza della riduzione forzata dell’attività in molti centri specialistici, della diminuita affluenza delle persone ai servizi di diagnosi e cura, e forse anche della ridotta esposizione a contatti sessuali a rischio.
Quindi, meno visite, meno test e meno persone diagnosticate in tempo.
Sebbene la situazione sanitaria complicata abbia comportato, come abbiamo detto, una diminuzione generale dei casi di IST nel 2020, solo tra i maschi che fanno sesso con maschi si è osservato un aumento del numero di diagnosi, in particolare di clamidia, gonorrea e sifilide.
Anche l’attenzione all’HIV si è fortemente abbassata e, nonostante il test per l’HIV sia raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per tutte le persone con una IST, solo la metà dei casi di IST diagnosticati nel 2020 è stato esaminato per sierostato HIV.
La percentuale di HIV positivi nelle persone con IST è molto alta, addirittura ben 50 volte più elevata che nella popolazione adulta italiana.
La maggioranza di questi pazienti sieropositivi già sapeva di essere positivo per HIV, suggerendo quindi un’adozione insufficiente di misure preventive nei confronti della trasmissione per via sessuale di altre infezioni.
Lo stigma rivolto alle persone HIV positive rimane un problema non irrilevante.
In uno studio condotto su circa 11.000 persone della popolazione generale, oltre un terzo dei partecipanti rivelava una qualche forma di pregiudizio associato all’HIV, attribuibile primariamente ad una scarsa informazione e ad una conoscenza approssimativa o errata delle modalità di trasmissione dell’HIV.
In un tempo in cui l’accesso ai servizi per IST è stato a lungo ridotto a causa dell’emergenza Covid, i benefici derivanti dal U=U (chi ha livelli di HIV non rilevabili nel sangue non trasmette il virus) e dalla PrEP (profilassi pre-esposizione con antivirali) potrebbero riflettersi in un allentamento dell’attenzione alla prevenzione delle IST e, conseguentemente, ad un aumento dei casi di IST, che potremo però valutare adeguatamente solo nei prossimi anni.

Il Notiziario con i dati aggiornati sulle IST verrà pubblicato online sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità (www.iss.it) nelle prossime settimane. Per domande su questi temi si può telefonare al Telefono Verde AIDS e IST dell’Istituto Superiore di Sanità: 800 861061, dove risponde un team di esperti.

Glossario

Telefono Verde AIDS e IST

800 861 061

Servizio nazionale di counselling telefonico sull'infezione da HIV, sull'AIDS e sulle Infezioni Sessualmente Trasmesse

counselling telefonico AIDS, HIV e IST
Non esiste prevenzione senza informazione


Per qualsiasi dubbio rivolgiti al Telefono Verde AIDS e IST, dal lunedì al venerdì, dalle ore 13.00 alle 18.00

Gli esperti rispondono anche in inglese 

Un consulente in materia legale risponde il lunedì e il giovedì, dalle ore 14.00 alle 18.00
 

There is no prevention without information
If you have any doubt, call the AIDS and STDs Helpline
The Service is free and anonymous, active from Monday to Friday from 1 p.m. to 6 p.m.

A legal expert will be available on Mondays and Thursdays from 2 p.m. to 6 p.m.

 

Chiama ora 800861061