Uniti contro l'AIDS

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Ultimo aggiornamento

  • 9 aprile 2020

HIV, migliora la gestione farmacologica a lungo termine

La continua disponibilità di nuovi farmaci contro l’HIV sta progressivamente consentendo un miglioramento nella gestione farmacologica a lungo termine, soprattutto per quanto riguarda la tollerabilità e l’impatto sulla vita quotidiana delle persone che vivono con quest’infezione.
Vi sono, a tale proposito, vari studi che evidenziano come una terapia basata su due soli farmaci, da assumere una sola volta al giorno, possa consentire un’adeguata soppressione virale, facilitandone l’aderenza a lungo termine in virtù di una migliore tollerabilità.
In particolare, la combinazione del farmaco Dolutegravir (inibitore dell’integrasi virale) con un inibitore della trascrittasi virale (Rilpivirina o Lamivudina) potrebbe, in prospettiva, determinare un’adeguata efficacia antivirale e una minore insorgenza di effetti collaterali nel tempo, come riportato in due articoli recentemente pubblicati sui giornali Journal of Global Antimicrobial Resistance e Drugs.
Questi due articoli hanno analizzato le evidenze sperimentali che sono emerse in alcuni studi specifici (GEMINI 1 e 2, SWORD 1 e 2, TANGO) riguardo l’efficacia e la tollerabilità di terapie duplici basate sulle associazioni Dolutegravir e Rilpivirina o Dolutegravir e Lamivudina.
Nello specifico, in persone già in soppressione virale grazie a terapie triplici includenti il Tenofovir, il cambiamento verso entrambe le terapie duplici non risultava modificare lo stato permanente di soppressione virale e consentiva una rilevante riduzione delle alterazioni a carico del tessuto osseo e della funzione renale.
A distanza di tre anni si è registrato, nelle persone in terapia duplice, una minore frequenza di interruzione del trattamento o della necessità di modificarlo a causa di inadeguata tollerabilità ai farmaci.
Poiché allo stato attuale l’infezione da HIV costituisce una patologia cronica che richiede, per molti decenni, cure specifiche in grado di prevenire i danni al sistema immunitario e la trasmissione del virus ad altre persone, risulta fondamentale potersi avvalere di trattamenti combinati che possano essere facilmente gestiti e portati avanti senza problematiche in un lungo periodo.
È auspicabile che lo sviluppo ulteriore di terapie basate su due soli farmaci o, se possibile, su un solo farmaco, possa consentire in un prossimo futuro una gestione sempre più semplice e accettabile della terapia antivirale con un minimo impatto sulla vita quotidiana.
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