Uniti contro l'AIDS

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Fast Track Cities: un primo passo nella condivisione delle buone pratiche per la lotta contro l’HIV

Fast Track Cities: un primo passo nella condivisione delle buone pratiche per la lotta contro l’HIV

Ancona, 9 ottobre 2024 – Si è tenuto lo scorso 7 ottobre presso la Facoltà di Economia Giorgio Fuà dell’Università Politecnica delle Marche il convegno “Fast Track Cities: buone pratiche da condividere”, organizzato dall’associazione Opere Caritative Francescane OdV e dalle associazioni partner del tavolo Fast Track City Ancona, dal Comune di Ancona e dall’ATS XI, con il supporto di IAPAC (International Association of Providers of AIDS Care).
L’evento si inserisce nel calendario degli incontri Extra G7, ed è stato un importante momento di confronto e condivisione sulle strategie globali per il contrasto all’HIV e alle malattie sessualmente trasmissibili (IST), in linea con gli obiettivi UNAIDS per il 2030.
Il convegno ha riunito relatori e ospiti di spicco provenienti dall’Italia e dall’estero, con rappresentanti internazionali, provenienti da Parigi, Berlino e Washington.
La giornata è stata suddivisa in tre sessioni, ciascuna incentrata su aspetti chiave della lotta contro HIV e AIDS, con un focus particolare sulla prevenzione, la cura e l’inclusione sociale delle persone più vulnerabili.

Nella prima sessione, dedicata a “Diagnosi tardive e nuove terapie”, uno dei temi al centro dei lavori è stato il problema delle diagnosi tardive di HIV, che rappresentano circa una diagnosi su due.
Questa problematica contribuisce alla diffusione del virus e complica la gestione clinica dei pazienti, aumentando il rischio di sviluppare l’AIDS.
Il Dott. Andrea Antinori ha sottolineato come “l’accesso alla profilassi pre-esposizione (PrEP) sia una delle soluzioni chiave per prevenire nuove infezioni. La PrEP, già rimborsabile in Italia dal 2023, si è dimostrata efficace al 95%, a condizione che venga assunta regolarmente e correttamente.”

La seconda sessione ha riguardato in modo più specifico la lotta all’HIV e alle IST delle Fast Track Cities, rete globale di città impegnate nel raggiungimento degli obiettivi 95-95-95 di UNAIDS (ossia: 95% di persone con HIV diagnosticate, 95% di queste in trattamento, e 95% di coloro che ricevono il trattamento con carica virale soppressa), sono al centro delle strategie di prevenzione e contrasto dell’HIV. Bertrand Audoin, ex vicepresidente di IAPAC, ha ribadito l’importanza di ampliare la consapevolezza, specialmente tra le giovani generazioni, che spesso percepiscono erroneamente HIV e AIDS come problemi ormai superati.
“Il rischio di infezioni non diagnosticate – ha affermato Audoin -  è ancora elevato, e ciò favorisce la trasmissione non solo dell’HIV, ma anche di altre malattie sessualmente trasmissibili”.

La terza sessione ha voluto far emergere l’esperienza dei diversi territori, mirando proprio ad una condivisione di esperienze e di buone pratiche.
Questa sessione ha visto protagonisti rappresentanti delle Fast Track Cities italiane, tra cui Bergamo, Ancona, Latina e Torino, che hanno condiviso le loro esperienze e le iniziative di successo messe in campo a livello locale.
Oltre al racconto di esperienze di lavoro continuativo nelle città Fast-Track (come il CheckPoint di Ancona e le esperienze di Latina) sono stati presentati progetti specifici di prevenzione e sensibilizzazione, come la campagna #cHIVuoleconoscere rivolta ai giovani, che si è svolta a Bergamo, e la campagna informativa sul concetto di U=U che è stata portata avanti dalla città di Torino.

Il convegno ha inoltre evidenziato il ruolo fondamentale delle community e degli approcci community-based, come i Checkpoint, che rappresentano uno strumento fondamentale per raggiungere persone che potrebbero altrimenti non accedere ai test in spazi istituzionali, come ospedali e ambulatori.

In definitiva il convegno ha messo in evidenza sia i punti di forza delle Fast Track Cities, che stanno dimostrando un impatto positivo nella lotta contro l’HIV, sia le sfide ancora aperte, che richiedono impegno e soluzioni innovative per essere superate. Questo primo appuntamento ha rappresentato un momento significativo di confronto e scambio di buone pratiche, e i partecipanti, riconoscendo l’importanza e il successo dell’evento, auspicano che questo sia solo l’inizio di un percorso continuo. L’obiettivo comune rimane quello di accelerare i progressi verso il raggiungimento degli obiettivi UNAIDS per il 2030.

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Fonte: Segreteria Organizzativa Evento Fast Track Cities G7 Ancona 2024 - Associazione Opere Caritative Francescane OdV

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