Uniti contro l'AIDS

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Ultimo aggiornamento

  • 22 aprile 2016

L'UO RCF al fianco del Ministero della Salute nella prevenzione delle IST

In occasione della Giornata Nazionale della Salute della Donna, che si è celebrata il 22 aprile giorno della nascita di Rita Levi Montalcini, scienziata che ha illuminato il nostro Paese, vincitrice del premio Nobel per la Medicina, il Ministero della Salute ha affermato il proprio impegno per la tutela della salute della donna, che costituisce un obiettivo strategico prioritario, propedeutico a tutti gli obiettivi sanitari.

Tale impegno è stato formalizzato in un Manifesto  che rappresenta la base su cui il Ministero intende costruire le iniziative dei prossimi cinque anni, avvalendosi del contributo di tutte le forze del Servizio Sanitario Nazionale, delle altre Istituzioni che riconoscano in un impegno multisettoriale la leva vincente per raggiungere risultati significativi, degli stakeholders del mondo produttivo, del terzo settore, delle rappresentanze del mondo femminile e della società attiva in generale.

Sessualità, Fertilità e Salute MaternaIl Ministero ha individuato 10 direttrici e per ciascuna si è impegnato ad avviare una serie di iniziative, a partire da quelle suggerite dai tavoli tecnici riunitisi proprio in occasione della Giornata Nazionale della Salute della Donna.

La terza direttrice, riguardante la "Tutela e promozione della salute sessuale e riproduttiva, anche attraverso la prevenzione delle infezioni sessualmente trasmesse e la tutela della fertilità, favorendo una procreazione responsabile e consapevole e sostenendo la salute materna e neonatale" è stata approfondita dagli esperti del tavolo tecnico "SESSUALITA', FERTILITA' E SALUTE MATERNA", che hanno suggerito le seguenti 5 AZIONI:

  • AZIONE 1. Percorso globale di accompagnamento alla fertilità naturale e assistita, dal periodo preconcezionale, alla gravidanza (anche in caso di scelta di interruzione) e al puerperio a partire dal potenziamento della rete territoriale dei consultori familiari, valorizzando il ruolo dell’ostetrica come figura di riferimento per la donna e creando percorsi specifici per la preservazione della fertilità nei pazienti oncologici.

  • AZIONE 2. Realizzare programmi educativi di conoscenza della fertilità alle giovani generazioni, anche alle fasce prepubere, in collaborazione con la famiglia, la scuola e la comunità.

  • AZIONE 3. Revisione dei curricula formativi in corsi di laurea in ostetricia e di specialità in ostetricia e ginecologia e corsi di formazione e aggiornamento per pediatri e medici di base, farmacisti nonché giornalisti e comunicatori che si occupano di salute sessuale e riproduttiva.

  • AZIONE 4. Prevenzione, diagnosi e cura delle malattie sessualmente trasmesse attraverso un modello di percorso integrato nella rete dei servizi, incluse le farmacie, e sostenendo la formazione agli operatori e l’informazione agli utenti, anche alla luce delle attuali conoscenze sul microbiota vaginale e intestinale.

  • AZIONE 5. Promuovere la medicina della felicità quale integrazione tra conoscenze mediche, dialogo comunicativo (medicina narrativa) ed equità, per una medicina centrata sulla donna.


Relativamente alle azioni riguardanti la prevenzione delle IST e la promozione di comportamenti rispettosi della propria e dell'altrui salute, le competenze dei ricercatori dell'Unità Operativa RCF del dip. MIPI dell'ISS rispondono pienamente a quanto richiesto e, come da molti anni, gli esperti della struttura sono pronti a dare il proprio contributo nella realizzazione di iniziative che il Ministero intenderà sviluppare.
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